Dominazione, Fetish

Foot gagging

Ultimamente prediligo questa forma di feticismo. Soprattutto perché il feticista in questione subisce l’imposizione del mio piede, cosa che con una normale adorazione succede proprio raramente. Con tale modalità il dominio della mistress è indiscutibile: è lei che obbliga, impone, agisce, fa entrare il piede nella bocca dello schiavo, mentre con una forma classica di feticismo la mistress si rende oggetto di feticismo e il feticista è la parte attiva.

Inoltre, c’è l’assenza della sessualità da parte del feticista. Perché il piede non viene a contatto con parti intime e il soggetto non ha nemmeno la possibilità di gustarsi il piede in maniera del tutto sensuale. Egli non percepisce appieno la morbidezza del piede, non lo annusa, non lo può né toccare né vedere. Non può nemmeno parlare. E’ costretto ad accogliere il piede senza goderne fisicamente, le sensazioni che ne derivano, infatti sono percettibili soprattutto a livello psicologico. 

Il feticista patisce. Subisce un atto che di norma è tipicamente maschile, poiché è evidente l’analogia  con la fellatio  a parti invertite. Il feticista viene dominato! È un gesto di natura molto intrusiva. Di fatto, infilando un piede in bocca (tutto o solo l’alluce, poco importa) la Padrona viola l’intimità dello schiavo: è un gesto impositivo di potere e di forza prima ancora che di sensualità. 

Sono molto schizzinosa, per cui mi fa un pochino specie infilare il piede in bocca a qualcuno che non conosco da molto tempo e con cui non ho feeling adeguato a una situazione, che per me è intima, potente e intensa. Spesso questa forma di violazione inibisce la  disinvoltura nei movimenti dello schiavo, che deve evitare di far male alla Padrona anche solo lievemente con i suoi denti. Con un piede in bocca, il feticista deve modificare il respiro, adattarlo alla presenza del piede, soprattutto rilassarsi e accettarlo dentro di sé. L’accettazione dell’intrusione è, quindi, un altro elemento di sudditanza. Molto più significativa dell’intrusione stessa che è innanzitutto un’espressione di forza, mentre l’accettazione ha un risvolto più profondamente psicologico. Accettare comporta serenità nel dominio e piacere.

Preferisco abbinare il foot gagging con il bondage. Lo schiavo immobilizzato in posizioni scomode, magari in ginocchio con le mani legate dietro la schiena, costretto a contorcersi per accogliere meglio il piede, rende tutto più spassoso e interessante dal mio punto di vista. Si può porre lo schiavo legato ai piedi della scrivania, a croce, e imporgli il piede, riempiendo la sua bocca in profondità senza guardarlo nemmeno. Oppure, si può appendere lo schiavo a testa in giù come un pezzo di carne e ficcargli il piede in bocca. 

L’intensità del gioco non la vivo solo io. La percepisce tanto anche lo schiavo in questione. Adesso ve ne prospetto un esempio. 

Sensazioni riguardanti il foot gagging da parte del mio schiavo Dasa:
“Respirando serenamente e abbandonandosi a quella presenza del piede si può gustare il puro piacere della pelle o, se con le calze, il piacere del dominio esercitato dalla barriera di lycra sempre sentendo la morbida consistenza dell’alluce e delle altre dita. È un piacere insidioso e progressivo, appena entra è un piacere normale, poi col tempo, mano a mano che ci si abitua e si accetta la presenza, diventa un piacere intenso così forte da non poter più farne a meno. Si respira lentamente e si apprezza il piede, le singole microscopiche rugosità dell’alluce, l’invadente muoversi delle dita all’interno, la leggera sensazione di soffocamento cui si sopravvive solo con la passività. Ecco è questo l’elemento chiave che chiude il circolo con la fellatio. La sottomissione è l’accettazione di un ruolo passivo che con la donna assume l’intrigante movimento del piede, sopra il viso, sotto le labbra o dentro la bocca, mentre con l’uomo rappresenta la frontiera del membro che si insinua in bocca. ”