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Storia di S.

capitolo 1: Le fiamme gemelle s’incontrano Scritto da Sergio Pubblicato da: Elvira Nazzarri S. era in un momento particolare della sua vita, non aveva interessi e si lasciava trasportare, la sua convivenza era a volte insopportabile, si dibatteva tra il vai e il resta, ogni giorno uno dei due prendeva il sopravvento, un giorno alla noia di un pomeriggio ritornò a guardare il sito di una mistress, lo aveva già visto molte volte, bisognava scrivere, era titubante, ma quel pomeriggio si decise, e scrisse, era una scelta e non si nascose, fu volutamente vago, non voleva esporsi, scrisse qualcosa di banale. Nei giorni successivi guardò la posta senza riscontro, solo dopo parecchi giorni, ormai sfiduciato, una mattina lesse la risposta della mistress, c’era un numero di cellulare, chiedeva maggiori informazioni su di lui, prese appuntamento, fu spostato e si decise una mattina, non era così interessato, molto aveva vissuto, molto era disincantato, ma la sua sete di novità lo spinse ad accettare l’incontro. Il mattino sembrò insolitamente lungo, arrivò alla periferia di Milano, una via …

Il posacenere

Scritto da: G. Pubblicato da: Elvira Nazzarri (ricordo ai cari lettori che i racconti sono espressioni in prosa di fantasie e desideri vari) Lo schiavo aspettava; il collare attorno al collo, il plug anale a forma di coda di cavallo, rinchiuso nella suagabbia. La Padrona era uscita a fare jogging con Nadia, la sua giovane apprendista. Nadia non aveva il fisico snello e perfettamente proporzionato della Padrona; non aveva le sue gambe tornite che quando erano fasciate da un paio di velatissime calze nere e appoggiate sopra a un tacco 12 lo facevano rizzare agli uomini che la incrociavano per strada. No, Nadia era più bassa e più rotondetta, i seni sodi ma piuttosto prosperosi, le cosce robuste e leggermente sproporzionate rispetto al resto delle gambe. Quello che colpiva in lei era la carica sadica che il suo corpo emanava; il motivo per cui la Padrona l’aveva scelta come apprendista. Allo schiavo Nadia piaceva. Si immaginava stretto fra le sue cosce a deliziare la sua fica con la sua lingua portandola a urlare il suo …