Il gancio
La Padrona richiamò al suo cospetto il suo fedele schiavo al quale decise di impartire una punizione severa mediante una bullwhip. Lo schiavo si fece marchiare la pelle mentre appeso su un gancio anale…
La Padrona richiamò al suo cospetto il suo fedele schiavo al quale decise di impartire una punizione severa mediante una bullwhip. Lo schiavo si fece marchiare la pelle mentre appeso su un gancio anale…
Donna dominante si masturba davanti al suo schiavo impedendogli qualsiasi contatto con il suo sesso. Una volta raggiunto l’orgasmo si sfila le mutandine intrise di umori e li fa respirare e assaporare al suo sottomesso. Infine lo bagna con la sua pioggia dorata…
Uno schiavo che ha l’obbligo di rispettare il contratto di schiavitù siglato con la sua Padrona si ritrova in prestito ad un uomo dominante.
L’equilibrio tra dolore e piacere, tra godimento e desiderio, un sottile senso di appartenenza… un ciclo infinito di sottomissione.
Padrona Elvira era solita a dominare il suo schiavo personale a distanza, tramite chat e videochiamate in orari vari e spesso a sorpresa. Questa volta, però, ha deciso di esercitare una clausola del contratto di schiavitù, siglato tra di loro a inizio della relazione…
Lo schiavo viene sottoposto a dilatazioni anali punitive attraverso una fucking machine.
Allo schiavo viene chiesto di svolgere un compito molto imbarazzante… l’idea è nata per caso durante le solite chat a distanza intrattenute tra lo schiavo e la sua Padrona.
Il devoto servo di Mistress Elvira fa considerazioni su compiti a lui richiesti. C’è tutto un mondo di riflessioni dietro anche alle più banali richieste e domande da parte della sua Padrona.
capitolo 1: Le fiamme gemelle s’incontrano Scritto da Sergio Pubblicato da: Elvira Nazzarri S. era in un momento particolare della sua vita, non aveva interessi e si lasciava trasportare, la sua convivenza era a volte insopportabile, si dibatteva tra il vai e il resta, ogni giorno uno dei due prendeva il sopravvento, un giorno alla noia di un pomeriggio ritornò a guardare il sito di una mistress, lo aveva già visto molte volte, bisognava scrivere, era titubante, ma quel pomeriggio si decise, e scrisse, era una scelta e non si nascose, fu volutamente vago, non voleva esporsi, scrisse qualcosa di banale. Nei giorni successivi guardò la posta senza riscontro, solo dopo parecchi giorni, ormai sfiduciato, una mattina lesse la risposta della mistress, c’era un numero di cellulare, chiedeva maggiori informazioni su di lui, prese appuntamento, fu spostato e si decise una mattina, non era così interessato, molto aveva vissuto, molto era disincantato, ma la sua sete di novità lo spinse ad accettare l’incontro. Il mattino sembrò insolitamente lungo, arrivò alla periferia di Milano, una via …
Scritto da: G. Pubblicato da: Elvira Nazzarri (ricordo ai cari lettori che i racconti sono espressioni in prosa di fantasie e desideri vari) Lo schiavo aspettava; il collare attorno al collo, il plug anale a forma di coda di cavallo, rinchiuso nella suagabbia. La Padrona era uscita a fare jogging con Nadia, la sua giovane apprendista. Nadia non aveva il fisico snello e perfettamente proporzionato della Padrona; non aveva le sue gambe tornite che quando erano fasciate da un paio di velatissime calze nere e appoggiate sopra a un tacco 12 lo facevano rizzare agli uomini che la incrociavano per strada. No, Nadia era più bassa e più rotondetta, i seni sodi ma piuttosto prosperosi, le cosce robuste e leggermente sproporzionate rispetto al resto delle gambe. Quello che colpiva in lei era la carica sadica che il suo corpo emanava; il motivo per cui la Padrona l’aveva scelta come apprendista. Allo schiavo Nadia piaceva. Si immaginava stretto fra le sue cosce a deliziare la sua fica con la sua lingua portandola a urlare il suo …