La ricerca di piedi odorosi nell’ambito del feticismo non mi è per nulla nuova. Già da piccola, durante i primi giochini “piedosi” con il mio amico Luca, avevo capito che preferiva i piedini vissuti. Si infilava sotto il tavolo e lentamente se li godeva. Iniziava osservando e carezzando il piede lievemente sul toe cleavage che spuntava dalla ciabattina. Poi saliva come ipnotizzato verso l’arco e pian piano avvicinava il volto al piedino per annusarlo. Quanto era delicato il mio “mister presunzione”, spendeva la maggior parte del tempo così, solo in fine si decideva a leccarlo. Lo guardava con uno sguardo pieno di delicatezza ed amore, oserei direi. Il mio piedino per lui era sacro. Aveva spesso il timore che leccandolo il mio profumo svanisse e quindi l’adorazione era tutta concentrata sulle carezze e sull’annusare i miei piedini e solo infine quando si stancava decideva di leccarli per bene.
Da qualche anno a questa parte coltivo una cara amicizia con un altro feticista, un ragazzo per cui nutro un profondo affetto materno. Anche lui ama i piedini sudati. Ogni tanto passo a trovarlo, abita nella terra del leone marciano. E’ capitato che a luglio, con un caldo bestiale, indossassi pantaloni, calze di cotone e scarpe chiuse per l’intera giornata prima di concedergli i miei piedini, giusto per vederlo contento, il mio tatino. Quella volta ci siamo fermati in un parco e abbiamo fatto un bel video dei miei piedini spogliati lentamente dai calzini sul volante della sua Porsche.
I piedi odorosi non sono sempre sinonimo di sporcizia e nemmeno di piedi che presentano miceti. Il piede con un leggero aroma naturale è molto gradito, dico leggero, perché è quel lieve profumo che fa la differenza. Parlo di un piedino lavato magari un’ora prima, pulito, che però presenta la nostra essenza.
Noi esseri umani siamo chimica, tutte le nostre funzioni vitali si muovono in base a degli scambi di sostanze chimiche tra cellule e i loro ambienti. Anche le sensazioni e tutti i sentimenti sono prodotti da sostanze chimiche. L’istinto sessuale, l’attrazione, l’amore, l’odio, l’avversione, la felicità, la depressione, la paura e la sensazione di sicurezza sono tutte percezioni scatenate da ormoni e neurotrasmettitori. Principalmente anche il feeling è questione di sostanze emanate dalle persone. Le neuroscienze studiano questi meccanismi da decenni. Inoltre è risaputo che i ricordi più duraturi nel tempo sono legati ai profumi. Dal punto di vista evolutivo, gli odori sono necessari alle madri per riconoscere i propri piccoli. Scommetto che se vi chiedessi di ricordare una persona a voi carissima, comincereste ricordando il suo profumo ancor prima di rievocare nella mente i suoi tratti fisici. Così come probabilmente le prime esperienze feticistiche degli estimatori di piedi sono collegate a dei piedini in un contesto quotidiano, magari dopo un gioco con l’amichetta, oppure a scuola se non addirittura mentre le amiche della madre chiacchieravano in salotto di casa, circostanze nelle quali è difficile che i piedi fossero stati appena lavati. Quindi è lecito pensare e sostenere che i piedi odorosi piacciano di più di quelli appena lavati. Certo, quelli appena lavati sapranno anche di pulito e presenteranno un piacevole profumo floreale, ma saranno un pochino asettici per gli estimatori di piedini femminili, esattamente come i fiori di plastica. Potranno essere bellissimi, ma se non sanno di sudore manca una certa caratteristica che renderà l’esperienza eccitante. All’uomo feticista non basta l’aspetto visivo, la sensualità di un bel piedino sta anche nei profumi. L’odore del sapone, certo, dà una sicurezza sulla pulizia del piedino, ma quella si vede anche a occhio nudo. In un piedino appena lavato mancherebbe la caratteristica principale, il piede odoroso rende l’esperienza più naturale, più reale, più eccitante, meno artificiale insomma. La fragranza naturale è fondamentale, oserei dire, per favorire l’eccitazione sensuale. Quella scatenata non solo dalla morbidezza della pelle soffice di un piedino curato e dalla visione di un piedino proporzionato e bellissimo, ma anche da un profumo inebriante e vero.
Esistono svariate circostanze in cui il piede assume odori differenti e caratteristici. Il piedino avvolto nel nylon ha un odore differente rispetto a quello coperto da una calza di cotone. Il piedino nudo nella scarpa da ginnastica è diverso da quello calzato in una décolleté. Il cuoio lascia un aroma particolare e gradevolissimo sul piedino.
Il sudore è essenziale per determinare il gradimento dei piedini. I piedi odorosi non sempre sono più eccitanti, dipende dalla persona ovviamente, ma quella poi è questione di feeling tra i piedini e il feticista.
Forse è la parola odoroso che fa pensare a una circostanza spiacevole, perché non chiamare quindi i piedini odorosi semplicemente piedini profumati o aromatici? Come una pietanza o un fiore. Senza profumo sarebbero ugualmente belli i fiori e le pietanze sarebbero ugualmente piacevoli? Mancherebbe un dettaglio fondamentale.
Il mio aroma per esempio è molto lieve, anche dopo un’ora di attività fisica marcata. Direi che su di me funziona di più lasciare il piedino nudo costretto in una scarpa di cuoio, in quel caso il mio sudore si sente di più.
Sono portata a pensare che il nostro profumo naturale rispecchi la nostra personalità. Io sono molto delicata, elegante, fine e raffinata come il profumo dei miei bellissimi piedini.
Talvolta mi diverto a bendare il feticista e fargli riconoscere gli odori e il materiale delle scarpe o delle calze indossate. Ho anche fatto abbeverare un fortunello dalla mia décolleté calzata per l’intera giornata.