Le calze da reggicalze oramai sono diventate un accessorio raro se non rarissimo, sono anche difficili da trovare, ovviamente se si parla di quelle di una certa qualità, ma io non sono una donna che si arrende facilmente e ho trovato il modo di rifornirmene adeguatamente.
Molte donne, quando vogliono sentirsi sensuali, mettono le autoreggenti, a mio parere dozzinali e volgari, oltre ad essere anti-estetiche a causa dell’elastico che le sostiene.
Io invece indosso le calze da reggicalze, con i gancini del reggicalze sotto la gonna che si intravvedono e spesso mi capita di notare sguardi interessati da uomini di una certa età.
Loro sanno bene cosa si nasconde sotto la mia gonna, i reggicalze se li ricordano benissimo perché fanno parte di quei primi stimoli sessuali che hanno sviluppato in giovane età.
Le calze da reggicalze esaltano l’erotismo raffinato e sono un vero piacere sensoriale. Danno un tocco di classe, quel qualcosa in più che rende tutto più intenso.
Al tatto sono piacevoli, rendono le gambe delicatamente inaccessibili e creano una sottile ma percepibile barriera tra te e me… è bello scorrere le dita sulle pieghette che si creano all’altezza del ginocchio o sull’attaccatura delle dita nelle décolleté, oppure percorrere il sentiero della riga delle calze dalla caviglia sottile, lungo il polpaccio scolpito ed arrivare sino alla balza.
C’è il piacere dell’attesa, il piede che si intravvede soltanto, e poi sfilandole è come scartare un regalo, finalmente si può accedere alla pelle nuda, al premio tanto sospirato.
Anche l’odore del piedino è diverso ed il suo gusto è più intenso. Mi piace quando allunghi la calza serrata trai tuoi denti per vedere meglio le dita dei piedi.
Durante l’accavallamento delle gambe all’udito arriva il piacevole suono del fruscio delle calze e mi piace gustarmi lentamente questo momento molto carico eroticamente. L‘accavallamento delle gambe è l’espressione di sensualità di una donna consapevole e va fatto con classe. Mi piace strofinare i polpacci l’uno contro l’altro per creare questa meravigliosa sinfonia. Adoro giocare con i gancini del reggicalze, li sgancio e li riaggancio, tiro l’elastico che li sostiene e lo faccio schioccare contro la mia coscia, so che ti fa impazzire.
Ho una certa predisposizione per capire questi piccoli vizi sensoriali. Inoltre credo che diano segno di cura della propria immagine. Li uso per esaltare la mia sensualità, quindi rispetto chi mi guarda e sa apprezzare certi dettagli. Sono una vera appassionata di questi accessori retrò. Ho circa una 60ina di reggicalze e pancere, e anche qualche stringivita. Di calze poi non ne parliamo. Sono una donna viziata, mi piace usare solo calze di qualità, di una certa marca, con determinato numero di denari, calze con la riga, con la balza di un colore diverso o quelle con l’occhiello sulla balza e, perché no, per le occasioni speciali anche in seta.