Questa attrazione per le calze da reggicalze me la trascino da tempo, sin da quando ero una bimbetta.
Adoro le calze da reggicalze, forse perché le ammiravo indosso a mia nonna e mia madre. Le osservavo mentre si vestivano con cura e non vedevo l’ora di poter mettere anch’io quell’accessorio con le calze, invece che i noiosi e odiosi collant o parigine o ancora peggio quei calzinetti bianchi in pizzo stile manga. Ma cosa ero una bambola? Forse abbinavo la loro mise a una certa sensualità. C’è da dire che entrambe avevano un bel fisichino slanciato e ben proporzionato. Credo che aiutasse a vederle molto sensuali. Ammetto anche che, di nascosto provavo le calze e le décolletè 34/35 di mia madre, sfilando davanti allo specchio. Ovviamente ci sarei entrata come minimo 2 volte. Non credo di aver mai visto un paio di autoreggenti in famiglia… quelle non mi vanno proprio a genio. Credo comunque sia merito di mio padre feticista delle calze, delle gambe e dei piedini. Lui ha una certa età. Era in corso la seconda guerra mondiale quando nacque. Quindi i suoi gusti sono comprensibili. A quei tempi non era né raro né stravagante indossare la calza da reggicalze. Sono state le minigonne a rovinare tutto…
Amo soprattutto le calze con riga posteriore, che slanciano le gambe, le calze semplici oramai mi hanno stancata. Ma ammetto che le uso se proprio devo andare da qualche parte senza dare troppo nell’occhio, cosa difficile per me: ho una sorta di magnetismo che attira personalità eccentriche.
Le calze fully fashioned sono quelle che in assoluto adoro di più. Per molteplici fattori… soprattutto per la cura dei dettagli. Le calze fully fashioned sono molto diverse da altri tipi di calze, anche se a un occhio profano potrebbero sembrare simili. Partiamo dal tatto, sono molto velate e più piacevoli a sfiorarle, scorrere lentamente con le mani lungo questo tipo di calza indosso è un piacere sensoriale indescrivibile. La riga posteriore fa parte integrante della calza, non viene aggiunta successivamente, quindi è più sottile e soffice, più dolce e uniforme ma soprattutto parte dalla pianta del piede, a livello dell’attaccatura delle dita dei piedi e non inizia dal tallone come nelle altre calze.
A qualche amico speciale concedo il privilegio di seguire la riga con le dita o addirittura con la lingua a partire dalla pianta del piedino lungo le mie gambe scolpite scomparendo sotto la gonna sino alla balza. Alla vista sono più trasparenti, il rinforzo sulle dita è più trasparente, lascia intravedere le dita e la parte centrale della pianta… è come un gioco che creano certi abiti trasparenti, il vedo non vedo, così eccitante. La sottile barriera tra il piedino e il feticista. Il rinforzo di questo tipo lascia intravedere il colore dello smalto sulle dita e la sua integrità… il piede non curato non ha chance in un simile tipo di calze. Si vede tutto! Per chi ama il piede, ma ama anche il piacere sensoriale delle calze, è il top. Non deve temere di trovare un piedino non curato o totalmente nascosto dal rinforzo troppo coprente. Il tallone può variare: ci sono vari disegni i più noti sono quelli rettangolari come Cuban e Havana, quelli piramidali come il Point ed il particolare più lavorato Manhattan.
Ma ci sono anche delle stravaganze. Disegni particolari, frange che spuntano dal tallone o gioiellini incorporati. La balza della calza inoltre presenta un segno molto distintivo, l’occhiello proprio di questo tipo di calze. Una sorta di buco della serratura per i voyeur. Nel simbolismo il cerchio rappresenta la perfezione, l’unione, l’armonia. Io oserei dire che nelle calze fully fashioned è tutto assemblato in ogni dettaglio alla perfezione. Anche la balza di questo tipo di calze è più trasparente delle balze di altri tipi di calze. Questo tipo di calze lasciano anche un profumo più delicato sui piedini. Per quanto riguarda il fruscio delle calze si avvicina molto a quello delle antiche calze in stretch… mi piace giocarci, perché so cosa provoca quella sinfonia nei feticisti, i brividi lungo la schiena. Amo questo tipo di calze soprattutto per tutti questi dettagli, non solo perché sono un segno distintivo, in quanto rare, ricercate e più costose o perché sono state riportate in voga dal burlesque.
I miei colori preferiti sono il color leone e il grigio, lo trovo molto sofisticato, il nero lo vedo troppo classico. Non amo altri tipi di color carne, anche se talvolta uso le calze bicolore, quindi color carne con riga nera. Dato che sono molto esibizionista e mi piace molto mostrarmi e farmi ammirare, ogni tanto se accompagnata uso questo tipo di calze anche per andare a fare una passeggiata o dello shopping oppure semplicemente andare a sedermi in piazza Gae Aulenti. Mi capita spesso che i passanti notino la riga e il tipo della calza. Addirittura una volta mi sono dimenticata di cambiarle, perché ero di fretta nell’uscire e sono andata in monopattino in giro per Milano. Me ne sono ricordata solo quando una signora disse al figlio piccolo, hai visto quella ragazza con che belle calze che ha… ho anche fatto qualche giro in moto, ma ammetto che non era cosa carina, distrarre così tanto l’attenzione altrui e sono contenta di non aver causato nessun tipo di incidente. Sovente capita che io indossi le calze di questo tipo sotto i pantaloni, quando devo proprio indossarli (mi pare ovvio che preferisco le gonne) e ammetto che è una piacevole sensazione.
Dopo tutti gli anni di sfilate davanti agli specchi con le calze e reggicalze e con la consapevolezza acquisita dei piccoli dettagli che rendono queste calze così speciali, ho raffinato una serie di movenze che oserei dire letali per chi ha la fortuna di osservare le mie esibizioni. So benissimo cosa scatena nella mente di un feticista aggiustarmi le grinze delle calze, oppure sistemare il gancino del reggicalze facendolo schioccare contro la coscia, o sistemare la balza infilando le dita tra la coscia e la balza osservando lo spettatore dritto negli occhi, o anche semplicemente scorrere con le unghie sulle grinze delle calze, o ancora sfilando a metà la scarpa per infilare la mano tra l’arco del piede e la scarpa per aggiustare la calza sotto la pianta del piede. Per non parlare dell’abilità sviluppata nel togliere la calza lentamente scoprendo uno ad uno le dita dei piedini… Lo ammetto! Amo eccitare i feticisti! Farli impazzire senza mai concedermi!