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Il fondamentale e complesso ruolo di Mistress

Cos’è una Mistress? Che scopo ha? Dominante si nasce o si diventa? In questa riflessione non mi riferirò solo alle varie mistress professioniste, al ruolo ricoperto nei giochi occasionali, ma anche ad un rapporto duraturo tra due amanti fissi o, semplicemente, tra amici che si ritrovano a giocare, un po’ come si faceva da bambini. La parola Mistress, nella sua accezione più completa, non rappresenta solo il ruolo di donna dominante che può usare il suo potere a piacimento, ma bensì ricopre un ruolo fondamentale di riequilibrio, guida e riferimento.

Io vedo il ruolo di Mistress in un ottica molto ampia. Non mi limito alla visione ristretta di quel che potrebbe ottenere la Mistress  con il proprio potere, ma di quel che può dare alla controparte. Parlo di sensazioni, di emozioni.
Già prima di trasferirmi a Milano io ero una Mistress, certo non ne ero ancora consapevole, ma ho dato molto ai miei fedelissimi di quei tempi. Per il mio amichetto masochista F. io ero tutto il suo mondo. Ero la sua guida. I suoi genitori non lo degnavano di attenzioni, anzi consideravano molto di più il loro cane, io invece gli dedicavo molto tempo. C’ero. E lui lo sapeva…

Una Mistress è una guida spirituale. Ci sono persone che danno e persone che prendono. Spesso ho avuto modo di conoscere donne dominanti, ma la quasi totalità si soffermava sui vantaggi ottenuti da questi giochi, dall’enorme potere derivatone e si dedicava a deridere questi “sfigati”. Ragazze care, loro non sono sfigati. Sono spesso dei vincenti, che si ritrovano magari in un momento di tensione ed hanno bisogno di qualche momento di libertà, di un vuoto mentale, di totale abbandono per poi riprendere al meglio le loro responsabilità. Non è sempre facile tenere le redini di tutto. Doversi occupare di molte cose, pensare agli altri e sapere che non c’è nessuno che pensa ai tuoi bisogni. La Mistress in gamba non dovrebbe solo prendere, ma dare. Regalare emozioni profonde. Donare una  libertà seppur provvisoria e colmare i bisogni di queste persone.

Visto in quest’ottica la Dominante, Padrona, Mistress o come la si vuol chiamare ricopre un ruolo fondamentale. Libera dalle tensioni, allevia dolori mentali e fisici, funge da guida alle persone. Dovrebbe essere una sorta di mental coach che stimola i propri discepoli a dare il meglio di sè. Se invece ci si ostina a vedere solo sè stessi e si è spinti dall’avidità, dalla brama di potere, dal desiderio di violenta vendetta verso chi non si può ribellare, se si è mossi dal risentimento perchè nella vita si è dei perdenti, allora è meglio lasciar perdere. Una Mistress dovrebbe essere persona equilibrata, altrimenti come potrebbe mai riequilibrare il prossimo?
Da quando vivo a Milano ho avuto modo di assistere molte persone nella loro crescita personale. Ho aiutato molti a raggiungere i loro obiettivi, a sconfiggere le loro paure, ad imparare a guardarsi dentro ed interpretare i propri desideri. Riconoscere le proprie paure ed affrontarle. Per me è stato un’enorme sforzo ma la soddisfazione è stata grandiosa.

Dinanzi alla figura del dominante nessuno dovrebbe avere paura ad esprimersi, e manifestare i propri desideri più nascosti. La dominante non sentenzia, ascolta e comprende. Non si giudica mai. Il dialogo è sempre indispensabile, senza filtri né costrizioni. Siamo tutti differenti. Tutti abbiamo lati oscuri che non possiamo rivelare ma che liberazione se accade! Non possono esistere preconcetti e figure prestabilite, ci si evolve assieme ed i giochi prima ipotizzati come tabù potrebbero essere possibili tra qualche tempo. Non esistono paure, di una figura dominante in gamba ci si deve poter fidare in tutto e per tutto. Io conosco tutto dei miei fedelissimi. Ma tutto! Persino sulle loro famiglie, l’ambiente lavorativo ecc.

Una Mistress funge da stimolo per superare le proprie paure e la propria pigrizia.
La mistress premia se è necessario e punisce quando è il caso. Deve sapere distinguere le necessità del proprio adepto e sapere che rinforzo scegliere. Deve saper interpretare i silenzi e gli sguardi. Deve conoscere il fisico del suo fedele per discenrnere il lamento finto da quello vero.
La Mistress deve inventarsi novità continue e spesso è difficile, perchè se non si ha una controparte che stimola il gioco è destinato a breve durata. La Mistress non ha insicurezze…

Io per esempio non faccio di tutto per piacere. Se piaccio bene, se no pazienza! Non sono compatibile con tutti e non gradisco tutti. Amo le persone stimolanti con cui confrontarmi e crescere. Non solo gli schiavi hanno bisogno di crescere. La Mistress non è onnipotente!

E qual’è premio più stimolante per una Mistress? Non sono i regali e le smancerie. Non sono gli adulatori. Non sono le parole… ma un sincero e profondo sguardo d’ammirazione del proprio prescelto. Quando quello verrà a mancare è un segno che qualcosa si è rotto nel rapporto tra Padrona e il proprio sottomesso.

Raramente il connubio tra il dominante ed il sottomesso dura nel tempo. Dovrebbero evolversi nella stessa direzione, impegnarsi, avere costanza, determinazione, come in tutti i rapporti sociali. Dovrebbero dare invece che prendere, dovrebbero chiedersi se possono dare il meglio di sè e non dovrebbero esserci gelosie. Se non si frequenta altri mondi, se non ci si confronta, si smette di crescere….

Il dominante spesso da molto di più di quel che riceve, ricordatevelo voi sottomessi e non pretendete l’impossibile, chiedetevi se magari potete dare anche voi qualcosa, invece di attendere la donazione di energie. Talvolta basta una piccola reazione, uno stimolo. Io personalmente non posso sopportare una persona che non si esprime, non reaggisce, subisce e basta.
Io amo le sfide, confrontarmi, combattere. Preferisco persone egocentriche e molto ostiche agli yes-man. Ma sono punti di vista.

Il dominante ed il sottomesso dovrebbero privarsi di ogni maschera durante i propri giochi. Denudarsi l’uno di fronte l’altro, senza difese e ipocrite finzioni. Da quando il mondo è mondo c’è chi abusa e chi si fa prevaricare. Anche se a ben vedere il potere non è da una sola parte. Lo schiavo decide di donarsi solo se riconosce una figura valida nella Mistress e solo per ottenere un briciolo di libertà dalla prigionia del comando esercitato nella vita quotidiana. La Mistress può solo affascinare la preda e godersi il gioco.

Il ruolo di Mistress è un ruolo di grande responsabilità! Non sottovalutiamolo… e ricordiamoci che spesso i sottomessi sono molto viziati e pretendono senza chiedersi cosa possono fare loro per contribuire alla crescita del rapporto. Questo accade perchè spesso sono uomini di successo e il successo è impossibile senza una buona dose di egoismo. I sottomessi che prediligo mettono alla prova, scalciano, rispondono, reagiscono talvolta in modo molto duro, solo per vedere la reazione, per capire se la controparte vale. L’importante è farglielo capire, come le madri con i bambini.

In conclusione, per essere una vera dominante,  bisogna  aver sviluppato un percorso lungo una vita. Non è una cosa che si improvvisa. Ci vuole predisposizione naturale, cultura, maturità intelletuale ed emotiva, equilibrio. Il tutto amalgamato da un’enorme capacità creativa.