La giornata uggiosa di oggi mi fa sentire la mancanza dei miei cagnoloni pelosi. Sin da quando ne ho memoria, oltre ad avere il mio amico F. sempre presente, avevo nella stretta vicinanza dei cani. Quelli da caccia di mio nonno e poi, successivamente, quelli personali. Mi piaceva addestrarli ma anche solo averli vicino e servirmene come poggiapiedi. Milano non mi sembra una città adatta per i cani della taglia che preferisco, soprattutto se non si possiede un ampio giardino. Di conseguenza, talvolta capita che questo ruolo venga assegnato a qualche surrogato, mio schiavo.
Il mio fedele Fuffy deve sapersi comportare, sono molto esigente, quindi richiedo un cane capace di apprendere i principali comandi velocemente con il primo addestramento. Mi servo di rinforzi necessari per tale addestramento. Ovvero, se il cane sbaglia, viene punito immediatamente e severamente con il guinzaglio in cuoio oppure il tacco delle mie ballerine, sempre in cuoio. Se, invece, esegue in modo impeccabile ciò che gli è richiesto, viene premiato con dei biscotti o con delle coccole. Sono convinta che solo emozioni forti possano rimanere impresse efficacemente nella memoria di queste bestiole limitate. Di conseguenza, si sente parecchio la mia mano quando punisco. Il cane deve avere un perfetto portamento, non deve farmi sfigurare. Potrei inoltre decidere di portarlo a delle mostre canine, per cui deve assumere l’adeguata postura per essere valutato. Io personalmente valuto la muscolatura, la postura, l’occhio, il pelo, la dentatura e ovviamente anche il perfetto assestamento dei testicoli e il comportamento pacato e docile. Il cagnolino deve saper stare al guinzaglio senza tirare: una signora come me non deve certo rischiare di slogarsi la spalla o perdere l’aplomb cercando di trascinare a forza il cane.
Al cagnolino è permesso di abbeverarsi o mangiare i miei avanzi dalla ciotola sistemata vicino ai divini piedini della padrona. Non amo i cagnolini viziati o schizzinosi. Pertanto, quando il cane si allontanerà dalla ciotola, questa dovrà essere vuota e ripulita perbene. Altrimenti saranno guai!
Il cagnolino verrà addestrato come cane da riporto con le mie scarpe o ciabattine per mio diletto o per non scomodarmi quando avrò necessità di cambiare calzature. Il cane in questione deve saper stare al proprio posto senza richiedere attenzioni non gradite alla signora padrona. Sarò io a richiamarlo, se avrò voglia di dedicarmi alla bestiola. Il posto del cane è a cuccia in attesa di essere richiamato dalla padrona; oppure ai piedi della padrona. Non si è mai vista una bestiola che cammina eretta, per cui ai cagnolini è concesso di spostarsi solo a quattro zampe ed è severamente vietato salire sul divano! Il cane dovrà servirmi da morbido poggiapiedi e gli sarà vietato di importunare i miei bellissimi piedini. Il cane deve tenere a mente che non amo i suoi pelucchi sui miei abiti, per cui se ne trovo anche solo uno sul mio bel vestito verrà messo in castigo. Ho numerose calzature e non vorrei ritrovarmele tutte mangiucchiate o sbavate. Perciò il cagnolino deve starne alla larga! Se verrà scoperto nelle strette vicinanze delle mie calzature, verrà punito in maniera adeguata, molto probabilmente con qualche calcio nel sedere. Il cane deve riconoscere l’odore della propria padrona. A questo scopo, in via di addestramento sarà obbligato ad annusare i divini piedini della padrona per capirne e successivamente riconoscerne l’odore. Verrà messo alla prova con delle calzature in mezzo le quali ci saranno anche calzature non appartenenti alla padrona. La padrona inoltre ama veder scodinzolare di felicità la propria bestiola in modo evidente e non fraintendibile. Ovviamente il cane non può agitarsi se la padrona decide di accarezzare la sua coda, anche se è umiliante. Il cane deve sopportare qualsiasi capriccio della sua padrona assecondandola in tutto. Se il cane si comporterà in modo impeccabile potrà appoggiare la sua testolina sulle cosce velate della sua padrona per godersi qualche meritata carezza.