La mia famiglia produceva scarpe di elevata qualità… mi hanno insegnato a rispettare la scarpa come una creazione unica, un’espressione di fantasia e sensualità, oltre a riconoscere, attraverso la scelta del modello, in maniera inequivocabile il carattere di una persona.
Adoro le scarpe, come tutte le donne ovviamente. Il tacco alto, preferibilmente a spillo è un must per me. Da quel giusto slancio per evidenziare il polpaccio ed esalta la femminilità. Ho vari tipi di scarpe: ankle strap, sandali, décoletté, chanel, d’orsay, open toe, sabot e stivali. Tra le mie preferite, in quanto le ritengo decisamente sensuali, rientrano le décoletté e le d’orsay. Adoro l’attaccatura delle dita che spunta dalla scarpa décoletté e l’arco del piedino scoperto della d’orsay. So che questi due tipi di scarpe non passano inosservate agli sguardi dei feticisti e mi danno assoluto senso di potere e carica erotica. Inoltre si prestano bene per i giochi feticistici in quanto scoprono le parti sensibili del piedino e le rendono più accessibili. Anche il dangling viene molto bene con questi tipi di scarpette.
Il feticismo non si limita al tipo di scarpa ma anche al materiale. Ho scarpe di vari tipi di pelle: anguilla, mamba, struzzo, capra, vitello, pitone, cervo, cordovan (ho oltre 140 paia di scarpe e stivali). Non ho solo scarpe in pelle, ma anche in stoffa, in gomma, molto ben fatte. Dipende molto anche dalla lavorazione della scarpa. Le pelli spazzolate sono diverse da quelle patinate. Ricordo che un mio “faithful” riconosceva il tipo di pelle della scarpa da bendato solo leccandola e senza toccarla.
Inoltre non basta solo esibire una bella scarpa, bisogna anche saperla portare ed abbinare. E non è un gioco da ragazzi, ve lo assicuro. Ma ritorniamo alla scarpetta. Possiedo una bella colezione di scarpette, vari stili, diversi colori e svariati modelli e non ho intenzione di abbandonare la ricerca di altri pezzi da aggiungere. Sono certa che i feticisti delle scarpe sapranno apprezzare e magari potranno interpretare con me un gioco di ruolo dove io sono la cliente di un negozio di scarpe… ma attenti, ragazzi cari, sono molto esigente e ho gusti raffinati! Quindi dimenticatevi plateau stile night club.
Per quanto riguarda i giochi di shoe fetish, trovo che ci sia qualcosa di molto intenso e profondamente eccitante nel guardare negli occhi un uomo che si dedica con passione a succhiare il tacco a spillo e se lo gusta lentamente. L’idea mi intriga fin dalla prima esperienza che ho avuto di questo tipo. Era ed è stupendo. Magari mentre sono in piedi e tendo i muscoli del polpaccio con l’uomo disteso a terra. Oppure mentre sono seduta con il sottomesso in ginocchio sotto il tavolo o sotto il letto. Se durante questo piacevolissimo gioco mi scorrono delicatamente con le mani sul polpaccio o sul dorso del piede tutto diventa ancor più intenso. Un’altra cosa che mi piace moltissimo è vedere l’impegno che ci mette l’appassionato nel lucidare le mie scarpe. A volte, guardandole dopo la lucidatura, si riesce a scorgere che sotto la gonna indosso un reggicalze; le scarpe brillano come diamanti!
Non disdegno nemmeno i “leccasuole“, il mio piacere in questo caso è più mentale. Sopratutto quando leccano le scarpe a suola bassa, magari immobilizzati e costretti a tenere la lingua esposta ed io che che ci passo su con la scarpetta. Gradisco se strofinano la lingua come cangnolini, con forza, sino a consumarsi le papille e lingua gli diventa di un nero intenso. Così obbligo il malcapitato a guardarsela allo specchio, per poi costringerlo a leccare con ancora più impegno. Dicono che leccare le scarpe appena lucidate abbia un forte impatto e rimanga impresso per il gusto del lucido da scarpe, non proprio piacevolissimo. Ma questa esperienza la devo ancora far provare a qualche appassionato. Poi vi racconto…