La prima mia esperienza di foot fetish risale all’anno 2000, sino a quel momento l’adorazione del piede per me era totalmente sconosciuta.
Ricordo che venne a trovarmi un mio amico, uno piuttosto ambito tra le ragazzine. Eravamo seduti a tavola, era un tavolo rotondo con il ripiano in vetro, e lui continuava a guardare attraverso il vetro i miei piedini.
Ho visto che era abbastanza agitato. Ma non capivo. Ad un certo punto non ha più saputo trattenersi, si è gettato sotto il tavolo, allungando le mani sui miei piedini, carezzandoli. “Ma che fai?” gli ho chiesto. Lui: “Hai dei piedini stupendi, piccolissimi, da Cenerentola… ti prego fammici giocare”. Non ho fatto in tempo a realizzare cosa stesse accadendo, Luca si è già portato i miei piedi in faccia e li ha annusati, il suo sniffing era intenso. Ho sentito l’aria aspirare profondamente dalle sue narici. L’idea mi eccitava. Il ragazzo che tutte sognavano si trovava ai miei piedi. L’ho lasciato fare, un pò per curiosità, un pò per il piacere fisico proveniente da questo gioco. Ha leccato le piante dei piedi, era piacevole sentire la lingua sulle piante, ma anche sull’arco del piedino e tra le dita. Le sue mani che scorrevano delicatamente sull’attaccatura delle dita, mi facevano venire i brividi lungo la schiena. Adoro quando mi sfiorano il dorso del piede, la caviglia, scendono lungo l’arco del piedino sino all’attaccatura delle dita. Ho i piedini sensibili il tocco leggero fa provare molte sensazioni, mi fa venire i brividi di piacere lungo tutto il corpo…
Ma l’impatto più forte è stato vedere il mio piedino scomparire nella sua bocca. Se lo stava divorando tutto.
Da quella volta decidevo io i giorni e gli orari in cui convocarlo per l’adorazione dei miei piedini. E lui lo faceva con totale devozione, passione ed estrema delicatezza.
La scoperta del feticismo mi ha aperto tutto un mondo di visioni nuove…



